La leggenda del coniglio lunare - 月の兔

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    Tsuki no usagi (月の兔) è la leggenda del coniglio lunare, leggenda su cui è basata la storia di Sailor Moon (infatti la protagonista si chiama Tsukino Usagi che significa proprio coniglio della luna e non è un caso se la pettinatura di Usagi ricorda le orecchie di un coniglio ;) ).

    Vi sono diverse versioni di questa leggenda, alcune con lieto fine ed altre invece no.
    La prima versione è la seguente:

    "Un giorno un pellegrino giunse nella foresta in cui abitavano una scimmia, una volpe ed un coniglio. I tre animali videro che l’uomo era affamato e si misero a lavoro per cercare qualcosa di buono da mangiare.
    La scimmia si arrampicò sugli alberi e raccolse dei gustosi frutti, la volpe cacciò un uccello da poter arrostire, ma il coniglio, nonostante l’impegno, non riuscì a procurare nulla per sfamare il viandante se non un po' di erba.
    Chiese così i suoi amici di aiutarlo a raccogliere degli arbusti per accendere il fuoco, e appena fu pronto, il coniglio si gettò tra le fiamme, offrendo al pellegrino la sua stessa carne.
    Commosso da questo gesto di altruismo e sacrificio, il viandante si rivelò per quello che in realtà era, ossia una Divinità, trasformatosi in uomo per osservare il mondo da vicino.
    Egli raccolse il corpo del povero coniglio e lo portò con se sulla luna, imprimendo la sua immagine in essa in modo che il suo gesto eroico di pietà rimanesse d'esempio per tutte le creature, compresi gli umani."

    L'altra versione invece:
    "Un anziano viandante, sfinito dalla fame, si imbattè in quattro animali: la scimmia, agile, si arrampicò sugli alberi e colse frutta per lui; la lontra, nuotando, pescò del pesce e glielo offrì; lo sciacallo, vedendo una casa incustodita, rubò del pane per darlo al vecchio; il coniglio non riuscì a trovare di meglio che dell’erba, ma accortosi che non poteva soddisfare la fame del viandante, raccolse della legna, accese il fuoco e, quando stava per gettarvisi ad arrostire, disse: ”Così avrai un boccone di carne per sfamarti”. Il vecchio lasciò le sembianze del mendicante per rivestire quelle della Luna e per ringraziare il coniglio della sua generosità lo prese tra le braccia e lo portò con sé in cielo."

    Da allora i giapponesi vedono nella luna un coniglio seduto sulle zampe posteriori che pesta il Mochi e prepara da mangiare nel Palazzo della Luna. Non è un caso infatti se i termini "fare il mochi" (mochitsuki) e "luna piena" (mochizuki) sono così simili!

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